sabato 4 luglio 2009

LETTERA APERTA A SILVANO AGOSTI

Caro Silvano,
abbiamo letto della scomparsa di tua sorella Adriana e ci tenevamo a dirti che siamo molto dispiaciute per l'accaduto. Gli addii sono sempre brutti e tremendamente dolorosi. Ti siamo vicine di vero cuore così come tutti i giorni tu ci sei vicino attraverso i tuoi racconti, le tue idee, i tuoi sogni, la tua energia.
Noi ti dobbiamo tanto, grazie a te ha preso vita il nostro sogno condiviso di un mondo possibile.
Ti spieghiamo... siamo un gruppo di quattro ragazze del Sud (della provincia di Napoli per precisione), incastrate in quel genocidio invisibile che tu ben sai descrivere nei tuoi libri.
Lavoriamo nel sociale da tempo, per un numero di ore infinite che nemmeno contiamo più, per un misero stipendio che arriva se tutto va bene ogni sei mesi, ma con grande passione e soprattutto professionalità.
Toccando la sofferenza e il disagio ogni giorno con mano, ma soprattutto vivendo spesso la frustrazione di non poter fare altro che il possibile, abbiamo cominciato a sognare un mondo diverso, un mondo a misura di persona, attento ai bisogni di ogni singolo individuo, capace di riconoscere l’immenso valore dell’essere umano. Questo nostro sogno ha incontrato un giorno il tuo libro “Lettere dalla Kirghisia”, leggerlo per noi è stato come prendere aria e constatare di non essere sole perché qualcuno, tu, aveva immaginato e raccontato quello che noi ogni giorno sognavamo, in silenzio nel nostro cuore, di poter realizzare.
“Basta saper immaginare un’isola perché quest’isola incominci realmente ad esistere” - ce l’hai insegnato tu!
Ed immaginando quest’isola,                                       il nostro sogno ha preso forma.                                                                                                                              Nel gennaio 2009 abbiamo costituito una Associazione di Promozione Sociale e l’abbiamo chiamata “Kirghisia”.
Kirghisia nasce con la volontà di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, promuovendo i principi della solidarietà sociale, della cittadinanza attiva e della sussidiarietà all’interno del tessuto sociale attraverso la realizzazione di attività che pongono al centro di ogni iniziativa innanzitutto il benessere reale degli esseri umani.
Tutte le attività della nostra Associazione si muovono sulla filosofia del tuo libro: il DonoAbbracci, il Dona libri, il Bookcrossing e la clown terapia sono le attività principali di Kirghisia.
In tutto quello che facciamo ci mettiamo la convinzione profonda che tutto, ma proprio tutto ciò che accade inizia da un sogno e soprattutto da un sogno condiviso. In questi mesi di iniziative portate avanti abbiamo incontrato tantissime persone, a tutte loro abbiamo raccontato la tua, la nostra, la loro Kirghisia. Non ci crederai, ma gli occhi di queste persone ogni volta si illuminavano di una luce nuova. Due sono diventati i segni distintivi dell’Associazione: il fiore blu, per noi simbolo della libertà di esprimersi e di essere, e il libro dei sogni, un vecchio librone costruito da noi che ci portiamo dietro in ogni attività, dove le persone che incontriamo possono, se vogliono, lasciare scritto il loro sogno.
Sapessi che sogni disarmanti nella loro semplicità e altrettanto difficili da realizzare nel quotidiano genocidio ha raccolto il Libro dei Sogni in questo periodo.

Grazie Silvano, grazie perché ci hai regalato il coraggio di osare oltre che di sognare e immaginare.
Ti abbracci-amo di cuore.
Per l’Associazione Kirghisia,
Angelapina, Mara, Maria Anna e Michela

P.S. Volevamo dirti che per quanto riguarda la tua richiesta alle Nazioni Unite di riconoscere l’essere umano “Patrimonio dell’umanità” noi ti appoggiamo pienamente, anzi siamo disposte nel nostro piccolo a darti una mano se possiamo esserti utili.

LA RISPOSTA DI SILVANO
Quello che state facendo voi, care ragazze lo stanno facendo diecine di milioni di persone, tutti quelli che a modo loro operano per migliorare il livello di vita dell’umanità. Voi non li conoscete e forse non li incontrerete neppure mai, ma ci sono ed è con loro che voi dovete emotivamente operare.
Io vi ringrazio a nome del popolo kirghiso.
Chi è il popolo Kirghiso? Chiunque dia la priorità assoluta al diritto alla vita.
Tutti gli altri diritti sono contenuti nel diritto alla vita.
Ora vi abbraccio
Silvano Agosti

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