venerdì 20 marzo 2009

NON HO PAURA; AMO!

In Kirghisia abbiamo imparato a condividere i sogni e le emozioni che accompagnano ogni passo del nostro cammino.
Oggi decidiamo di condividere le emozioni provate nella giornata del "DONOABRACCI AI NONNI/PAPA'", con tutte le persone che ci hanno accompagnato in questa iniziativa, ma anche con chiunque altro riesce a pensare, anche per un solo istante delle sue lunghe giornate, che un mondo diverso è possibile e che unica condizione necessaria per realizzarlo è AMARE.
Ci crediamo, crediamo che l'amore ha il potere di cambiarci, di renderci migliori: "noi non abbiamo paura, AMIAMO!"
E i volti segnati di Maria, Rita, Luigi, Pietro incontrati il 19/03/2009 presso la Casa di Riposo "S.Antonio" ci hanno fatto comprendere che l'unico amore capace di fare male è quello che non viene dato.
Ogni persona incontrata ha rappresentato l'incontro con una storia di sofferenza, di dolore, di abbandono, ma anche di grande dignità, la dignità nel portare il peso degli anni, i malanni fisici che sono piccola cosa rispetto al male peggiore che li affligge, quello che logora più di tutti, quello senza rimedio: la solitudine.
Nomi, volti, storie...
...Maria, liberata dalla legge Basaglia, un volto scavato e solcato da rughe, ma occhi vispi, lucidi di fantasie bambine che la relegano in un mondo immaginario, un mondo che però non fa male.
Pietro sordo e cieco dalla nascita, mani che ti parlano; carezze leggere di chi sfiorandoti il volto ti tocca l'anima.
Luigi 65 anni,mente creativa imprigionata in un corpo che non risponde ai comandi, i tre ictus però non sono stati capaci di distruggere la sua voglia di vivere, la sua passione per le lingue, per la cultura, per il suo amato Shakespeare di cui ricorda ogni rima.
E poi Rita, cieca ma "vedente di cuore", impossibilitata in un letto, ma capace di volare.
E tanti altri ancora, volti, nomi, storie, emozioni inattese che hanno invaso il nostro cuore, ci hanno riempito di senso e ci hanno fatto sognare. Ventate di freschezza nelle nostre troppo spesso "vuote" giornate.
Infine un invito: "tornate!"
Un'eco velato sottostante, più forte di un rombo: "Amateci. Non abbiate paura!"
E nel cuore di ognuno di noi subito una convizione si fa spazio: "Si. Non ho paura, IO AMO!"

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